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#Wcap 2014: il programma, un team rafforzato e le sfide del Corporate Venture Capital

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Manca poco alla chiusura della Call for Ideas 2014 di Working Capital del 26 Maggio e quest’anno non mancano le novità rispetto alle edizioni precedenti. Il programma 2014 offre importanti vantaggi: 40 Grant da 25.00 Euro collegati ad altrettanti percorsi d’accelerazione nei 4 spazi #Wcap. A questi si aggiungono l’ingresso nell’Albo Veloce di Telecom Italia, cui attualmente sono presenti più di 90 startup che avranno una corsia preferenziale e snella per diventare fornitori Telecom, e il Basket Innovazione, un fondo per l’innovazione a cui le Business Unit del Gruppo Telecom Italia possono attingere per acquisire servizi da startup #Wcap.

Tutti questi vantaggi si sommano a quanto messo in atto dal programma dal 2009. Infatti Working Capital ad oggi ha valutato più di 6.000 business ideas, di queste ha supportato 179 startup, ha erogato 2,5 milioni di Euro in Grant di impresa, e 15 delle startup #Wcap hanno raccolto da investitori nazionali e internazionali circa 40 milioni di Euro di funding.

Tuttavia le nuove iniziative appena elencate sono solo alcuni dei cambiamenti che hanno interessato il programma 2014 di Working Capital. Al fine di rafforzare l’organico #Wcap, infatti, due nuove figure sono entrate nella struttura di Digital Markets Development di Telecom Italia guidata da Salvo Mizzi, responsabile di Working Capital Accelerator: i nuovi manager sono Ilaria Potito, responsabile Working Capital Operations, e Luca Casaburra, responsabile del Corporate Venture Capital. Come è emerso dall’intervista pubblicata il 16/04 su EconomyUp.

 

Di seguito alcuni estratti significavi dell’intervista.

 

Ilaria Potito, formatasi alla Sapienza, è entrata in Telecom Italia nel 1993, ricoprendo ruoli in ambito Marketing, Customer Operations e Qualità e facendo scouting di talenti per le startup #Wcap. Intervistata la manager spiega: “Io e il mio team siamo incaricati di gestire il ‘disegno’ del programma che, lo ricordo, consiste nella realizzazione di un bando pubblico, partito quest’anno – precisando che il percorso di accelerazione dura 4 mesi e – offriamo dunque spazi di coworking ma soprattutto un percorso di mentorship e la partecipazione a eventi formativi e di networking”. Ma la vera novità del 2014, aggiunge, è la possibilità, per le startup ritenute più promettenti, di trasformare parte del Grant in equity: in pratica Telecom Italia si riserva l’opzione di entrare nel capitale di queste startup con una quota non superiore al 5%. “È una prima possibilità di apertura al Venture Capital – dice – e un modo per allinearsi alla prassi internazionale dei programmi di accelerazione”.

La seconda risorsa ad essere entrata nel team e che si occuperà dello sviluppo delle startup legata al mondo del Corporate Venture Capital è invece Luca Casaburra. Trentanove anni, laurea in Economia alla Luiss e Master al Politecnico di Milano, è dal 2001 nel Gruppo Telecom Italia, dove ha sempre operato nell’ambito della Finanza. Sarà responsabile del Corporate Venture Capital di Telecom Italia, che gestisce il Seed Investment program dell’azienda. “Sono stati già impegnati 4,5 milioni di euro – spiega – e ora il nostro obiettivo è raddoppiare la cifra, portandola a 9 milioni di euro con l’ingresso di investitori e partner finanziari o industriali che andranno a co-investire con noi su investimenti di tipo seed, ovvero nella fase caratterizzata dai primissimi passi delle startup uscite dagli incubatori. Lo scopo è arrivare a possedere quote di minoranza nelle realtà più promettenti”. In sostanza, grazie a questo strumento, Telecom Italia potrà investire in opzioni o entrare direttamente a far parte del capitale sociale delle startup, acquisendone quote di minoranza, con un investimento di entità compresa tra i 100.000 e i 500.000 euro. Si tratta, va ribadito, di investimenti cosiddetti “seed”, dedicati cioè alla fase di avvio di giovani imprese tecnologiche, opportunamente selezionate, per accompagnarle nel proprio percorso di crescita e di inserimento sul mercato.

La Call for Ideas 2014 sarà quindi il percorso ideale per tali nuovi investimenti, durante il quale, chiarisce Luca Casaburra, “valuteremo le potenzialità dei team e lo sviluppo dell’idea. A quel punto scatterà una sorta di business check point: se ci saranno le condizioni, Telecom Italia potrà decidere l’ingresso nel capitale della startup e il supporto nelle fasi di sviluppo successivo. Essendo il Grant erogato in diverse tranche, una di queste tranche sarà ‘trasformata’ in equity”. Un’iniziativa che mira a supportare ed essere a nostra volta partecipi della vita della startup anche in seguito ai 4 mesi in cui esse vengono accelerate in una delle nostre 4 sedi. “Un programma che si pone come best practice in linea con le best practices internazionali – commenta Ilaria Polito – e rappresenta un sostegno fattivo alle startup in una fase early stage. Inoltre sia le startup che saranno prescelte per l’equity, sia le altre hanno e avranno accesso a un pacchetto di strumenti ricco e composito”.

In definitiva – conclude a sua volta Casaburra – offriamo il pacchetto complessivo più attraente per le startup anche rispetto alle realtà internazionali. E in Italia non c’è niente di simile”.

 

Per partecipare alla Call for Ideas registratevi e caricate l’idea qui.

 

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